La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile pubblica, in anteprima, una stima delle emissioni nazionali di gas serra per l'anno appena trascorso, come da tradizione, in occasione dell'anniversario dell'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto (16 febbraio 2005).
Secondo l'analisi, nel 2014 si è registrato un calo di emissioni del 6% rispetto al 2013, e del 20 % rispetto al 1990, conuna riduzione in continua crescita.

Alla base della riduzione delle emissioni stimato dalla Fondazione sta in primo luogo il calo della domanda di gas naturale, secondo le stime del Mise scesa da 70 a meno di 62 miliardi di m3 (-12%), a causa in primo luogo di un calo della produzione termoelettrica.

Significativo anche il calo nei consumi di carbone che, secondo le stime dell'Unione petrolifera, nel 2014 avrebbero subito una flessione di circa il 7%. Hanno tenuto maggiormente i consumi di prodotti petroliferi, calati di meno del 2%, grazie anche alla riduzione dei prezzi dei carburanti.

Siamo nel pieno del percorso verso il nuovo accordo globale sul clima che dovrà essere licenziato dalla ventunesima Conferenza delle Parti che si terrà a Parigi a dicembre. A questa importante conferenza si arriva dopo un 2014 da record, con la concentrazione di CO2 in atmosfera che ha sfondato la soglia dei 400 ppm e la temperatura media più alta di sempre (WMO).

A questo si aggiunge la continua crescita delle emissioni globali di gas serra, oramai ben oltre le 50 miliardi di tonnellate di CO2eq (IPCC). L'accelerazione registrata proprio negli ultimi anni, con il +30% e oltre rispetto al 1990, è il segno evidente dell'inadeguatezza dell'impostazione del Protocollo di Kyoto e della necessità di inaugurare un nuovo approccio.